
ATTENZIONE, pericolo banalità!
Io: “Ma perché ho avuto la malsana idea di propormi per scrivere di playlist e watchlist incentrate sul Natale?”
L’altra me: “Forse perché ami musica e cinema?”
Sempre io: “Ok, ma sai quanto è difficile scrivere di un argomento così senza scadere nel banale?”
L’altra me: “Mmmm, già. Dai proviamoci!”
“Two is megl che uan” come recitava Accorsi in uno spot di decenni fa, quindi ho deciso di indossare il “Pluralia Maiestatis” e di mettere in campo tutte le mie personalità per scrivere qualcosa di decente.
Non so voi, ma ho come l’impressione che musica e cinema, quando si tratta di Natale, rimandino principalmente a due epoche: gli anni ’50 e gli anni ’80. Probabilmente perché si tratta in entrambi i casi di decenni che segnano il riscatto dopo anni bui: le guerre mondiali in un caso, il terrorismo, la guerra fredda e quella del Vietnam nell’altro. Anni in cui si anelava a un po’ di pace e leggerezza. Ecco quindi che anche le mie playlist e watchlist natalizie rimanderanno a quei decenni, ma con un tocco forse un po’ dissacrante.
Vorrei dividerle in: 50ies, 80ies, “Banali e terribili”, Eterne.
Per la categoria 50ies musica abbiamo:
- Jingle bell rock
- Let it snow, let it snow, let it snow
- Rockin’ around the Christmas tree
- Dreaming of a white Christmas
Per la categoria 80ies musica invece:
- Last Christmas
- Thank God it’s Christmas
- What a wonderful world ma versione Ramones (non chiedetemi perchè, ma a me fa Natale)
Per la categoria “Banali e Terribili” abbiamo:
- We wish you a Merry Christmas
- All I want for Christmas is you
- Michael Bublè tutto
Prima di passare in rassegna l’ultima categoria, aggiungerei una menzione speciale dedicata alle canzoni “esotiche” nella quale includerei “Feliz Navidad”.
Indosso i panni della me più seria, per citare i brani “eterni”.
- Happy Christmas (war is over) John Lennon – Andiamo, non ditemi che anche voi non vi emozionate, se non addirittura commuovete, quando la sentite, quando arriva il coro dei bambini
- Do they know it’s Christmas. Band Aid a parimerito con We are the world – USA for Africa. Sarà vederli tutti insieme, i miti musicali della ma infanzia. Sarà vedere che allora l’impegno c’era ed era probabilmente concreto. Sarà perché quando salgono i cori fatico a tenere a bada le emozioni, sarà perché queste stesse emozioni per me dovrebbero essere il Natale, ecco io credo che questi due brani rimarranno sempre piacevolmente impressi nella mia testa.
Articolo a cura di Cinzia Costi