Il ricatto. Per definizione: è un’estorsione, estorcere a qualcuno del denaro, o vantaggi e profitti per sé o per altri, con la minaccia di mettere in atto qualcosa che possa arrecargli danno grave o meno che sia. Anche, chiedere qualche cosa a qualcuno ponendo condizioni che lo mettono nell’impossibilità di rifiutare.

Il ricatto, azione infame. Il ricattatore è a prescindere una brutta persona. Un po’ come il ladro che ruba il portafoglio nella macchina che abbiamo lasciato aperta. Non siamo noi che siamo coglioni, ma chi ruba che è un ladro. Atteso che chi si mette nelle condizioni di farsi ricattare dovrebbe seguire un corso, importante, per imparare a riconoscerli: spesso è questa la difficoltà. Il ricatto e il ricattatore li riconosci solo quando è troppo tardi, quando si è già nella debolezza di doverlo solo subire.

Il ricatto è una circostanza ricorrente, si manifesta in versione sia micro (intese come conseguenze) che macro. Micro, ad esempio, nel mondo del lavoro, dove chi ha un potere lo esercita per autorità, non per autorevolezza. Non a caso i leader non hanno bisogno di ricattare per avere in cambio qualcosa dai collaboratori. Sempre nel lavoro, capita che il ricatto possa venire dal basso: il rifiuto di fare, sapendo di generare una difficoltà, la minaccia di andarsene se non si ricevono particolari riconoscimenti economici o di potere. 

Per rimanere nel micro, nella relazione tra genitori e figli “se non fai così niente tv”. Per arrivare ai ricatti più gravi, il lato macro delle conseguenze: i ricatti economici, sessuali, o affettivi tra adulti. Come sempre non si vuole avere la volontà di trattare il tema del ricatto in modo accademico, ma fare sì che una riflessione ponga l’attenzione sul tema. Se siamo convinti che l’umano possa migliorare con il tempo, la delusione sta nei fatti: sempre di più connotano le relazioni come esercizi di potere, appunto di ricatto. Non daremo le chiavi interpretative e psicologiche fondanti, ma una minima base per riconoscere un ricatto, ed un ricattatore. Primo consiglio: non intossicate i vostri rapporti e le vostre relazioni con il sospetto.

Noi pensiamo che ci sia da vivere in fiducia del prossimo, perché la natura del sospetto ammala le relazioni. Ma un ricattatore dobbiamo essere in grado di riconoscerlo. E dobbiamo liberarci di lui. Dobbiamo percepire quando la relazione viaggia sui binari della libertà reciproca, seppur in presenza di forze differenti, oppure quando cominciamo a subire i vincoli di chi abusi di una posizione di potere. Che non è legato ad un contesto di gerarchia, ma semplicemente al fatto di ottenere in cambio qualcosa solo attraverso la coercizione. E allora attenti a chi tenta di infliggerci tristezze se non ricambiate in un determinato modo; a coloro che insinuano la condizione del debito condizionato; a coloro che minacciano cose che non vorremmo, se non accontentati; attenti in generale ad una manipolazione. Ce ne liberiamo? Sì dai!

Nel nostro stile, l’aforisma, sicuro aiuto ad illuminare i perimetri, anche del ricatto.

  • Il ricatto è uno dei più vili assassini. E ai miei occhi un delitto d’una scellerataggine più profonda dell’omicidio. (Honoré de Balzac)
  • Non bisogna farsi mai ricattare dalla stupidità altrui. (Umberto Eco)
  • Beato colui che non si farà mai ricattare dai propri bisogni. (Chiara Bottini)
  • Quanti ricatti in un semplice “te lo dico un’altra volta”. (Fabrizio Caramagna)
  • “Ti amo!”. Che ricatto stupendo. (plumber89, Twitter)
  • L’amore non è che una variante del ricatto. (Pierre Lemaitre) 
  • Basta una sola persona che ci governa ricattata, o ricattabile, perché la democrazia sia a rischio. (Tina Anselmi)
  • Comunque venga espresso il ricatto emozionale, il messaggio sottostante è chiaro ed è: se non mi darai quello che voglio te la farò pagare. Si tratta sicuramente di un messaggio che intristisce la vita, in quanto sovente genera paura, senso di colpa, ansia e ci spinge a muoverci in una direzione che non è esattamente quella che vorremmo o quella più vicina ai nostri profondi desideri. (Susan Forward)
  • Andrew: “Margaret… mi dispiace ma non la sposerò!”
    Margaret: “Invece lo farai, altrimenti i tuoi sogni di ispirare milioni di persone con le parole svaniranno! Bob ti licenzierà appena me ne andrò, garantito! Il che significa che sarai senza lavoro. Il che significa che i caffè, gli appuntamenti cancellati, le corse notturne a comprare i tampax sono state inutili e che il sogno di diventare capo redattore è andato in fumo. Tranquillo, trascorso il tempo necessario, divorzieremo e sarai libero ma fino ad allora, che ti piaccia o no, il tuo carro è attaccato al mio! Ok? Telefono!” (Dal film Ricatto d’amore)
  • Lo sapevate? Nostradamus aveva previsto che il mondo sarebbe finito nel 2000, a meno che non gli davano due milioni di dollari in biglietti di piccolo taglio. Ricatto astrologico. (Corrado Guzzanti)
  • Se lo rinfacci non è più una rinuncia. Ma un ricatto. (eloisa_pi, Twitter)
  • L’amore non corrisposto non è amore. È un ricatto. (Ilcontenudo, Twitter)
  • Ho visto donne usare il sesso come arma di ricatto con i propri uomini, e poi lamentarsi se questi le tradivano. (AlbertHofman72, Twitter)
  • Gli infermi sono alla mercé di tutti, con in mano un’arma sola, il ricatto della pietà. (Paolo Milano)
  • L’Amore non ha a che fare col ricatto, lo scambio. Neppure con l’elemosina. È solo dono! (Don Dino Pirri)

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