
È banale lo so, ma se nel 2019 ci avessero detto che saremmo andati incontro a tutto questo ed in così poco tempo, non credo ci avremmo creduto.
Avreste creduto che nel 21° secolo saremmo stati scaraventati in una pandemia? Pandemia che ad un tratto ci ha restituiti ad una nuova dimensione, più lenta, più raccolta, più digitale e sicuramente a-sociale. Ha inasprito le nostre bassezze, ha radicalizzato posizioni già radicali, sia da una parte che dall’altra. Ha messo alla prova le nostre relazioni chiudendoci in casa h24 con compagni che a malapena conoscevamo, incontrandoli prima solamente a cena e forse manco quello e manco sempre. Ci ha fatto dimenticare il buon gusto sostituendo i tailleur con pigiami e tute. Mesi vissuti all’insegna del minimo sforzo, Ma ci ha anche fatto riscoprire una lentezza che mancava, ci ha costretti ad abbandonare la velocità esacerbata dalla rincorsa della “performance ad ogni costo”, facendoci forse tornare ad una gestione del tempo più umana. Ma l’isolamento si sa, non fa per l’uomo: sarebbe stato sicuramente più saggio riappropriarsi di queste dimensioni senza passare per una pandemia.

Riferendomi ora alla mia zona geografica, la Pianura Padana, per gli amici anche detta “la buca”, avreste mai detto che ci saremmo trovati ad affrontare un’intera estate con temperature mai sotto i 35°, un inverno senza neve, un Ottobre con 25° e la pioggia come lontano miraggio? Come dite, la nebbia? Ah ecco, quella no, quella non ci abbandona. Si parlava del 2030 per questo scenario, ma evidentemente con il nostro impulso, il 2030 è già qua. E qualcuno nega ancora che un cambiamento climatico sia in atto. A testimonianza del fatto che il divario super ricchi/poveri si sta ampliando e dell’ignoranza dei primi, mascherata da noncuranza, non sono però venuti a mancare inutili cafonate quali voli privati in elicottero per un aperitivo inusuale, smisurate piscine piene fino all’orlo con tanto di idromassaggio. Mentre noi poveri e comuni mortali, cercavamo di chiudere i rubinetti per salvare il salvabile e quel che restava di un orto non idratato. Magari rinunciando a riempire quella piccola pozza di plastica da 1 metro di diametro che i bambini chiamano “piscina”, giusto per non sprecare acqua, togliendo così quel poco di ristoro possibile ai nostri figli.
D’altra parte, si sa: i coglioni ci vogliono! E mentre vi prego di scusare questo scivolone scurrile, lascio a voi giudicare quali dei due in alto descritti lo siano.
Avreste creduto che sarebbero tornati capi di stato con velleità dittatoriali, regimi di stampo medievale (mi scuso con il Medioevo per l’offesa arrecata) e che avremmo persino assistito ad un ritorno dei talebani in Afganistan con grande spargimento di sangue e consueto annientamento dei diritti femminili? Avreste mai creduto che un discutibile capo di stato avrebbe virato verso la dittatura, invadendo un paese vicino, minacciando un intero continente e, capriccioso come un bambino, avrebbe fatto leva sull’arma più potente esistente e sulla sua più efficace merce di scambio, mettendo a sedere e zitti tutti i paesi confinanti?
Avreste creduto che in Italia, nel 2022, ogni 3 giorni una donna sarebbe stata uccisa? E non lo dice una sedicente rivista, a dirlo è infatti un report del Viminale. Ma quale colpa abbiamo noi donne? Evidentemente il solo essere donne è una colpa, non una caratteristica sessuale. Abbiamo forse la colpa di non fare ciò che i nostri uomini vorrebbero, quella di non voler essere le donne di qualcuno, quella di non voler portare un velo, quella di non voler essere considerate la causa e la scintilla del peccato altrui, la tentazione e l’origine del male. Ma ci avreste creduto se vi avessero detto che siamo ancora qui?
Se vi avessero detto che in Italia saremmo stati chiamati al voto, ma con la prospettiva per tanti di votare soltanto “il meno peggio”. Perché mancano persone forti, preparate, sagge, mancano ideologie autentiche e programmi chiari. E se per sbaglio qualcuno incarna tutto ciò, beh ecco che noi facciamo di tutto per cacciarlo fuori e liberarcene. Ci sono alleanze aleatorie mirate alle poltrone, quello sì. Ma se vi avessero detto che avremmo ritrovato su questi scranni gente indagata, ultraottantenne, che manco riesce a profferir parola senza perder la dentiera ci avreste creduto? Avreste creduto che siamo ancora a far riferimento a queste persone e che il resto è un panorama desolante?
Per brutto che fosse, il mondo prima era bellissimo e non lo sapevamo. E chiudo rivolgendovi una domanda, che rubo al maestro Battiato: “Si può sperare che il mondo torni a quote più normali?”.
A cura di Cinzia Costi