La giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne segna l’inizio di 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, che precedono la Giornata mondiale dei diritti umani, promossi nel 1991 dal Center for Women’s Global Leadership (CWGL) e sostenuti dalle Nazioni Unite, per sottolineare come la violenza contro le donne sia a tutti gli effetti una violazione dei diritti umani.

Il colore che meglio rappresenta questa giornata è il rosso e il simbolo è una scarpa rossa da donna: saranno, come ogni anno, posizionate nelle piazze e nei luoghi pubblici, a rappresentare le vittime di violenza e femminicidio.

Questa giornata nasce in seguito a un evento accaduto il 25 novembre 1960 nella Repubblica Domenicana, dove furono uccise tre attiviste politiche, le sorelle Mirabal, per ordine del dittatore Rafael Leónidas Trujillo.

Erano belle, colte, benestanti, ferventi cristiane, ma con un “peccato” imperdonabile: non volersi piegare alla feroce logica dell’uomo che in trent’anni di potere non aveva mai esitato a fare uccidere chi gli si opponeva.

Nel 1993, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la Dichiarazione per l’eliminazione della violenza contro le donne, ufficializzando la data scelta dalle attiviste latinoamericane.

Anche il comune di Parma è molto attivo nell’organizzazione di eventi che possano contribuire alla sensibilizzazione su un tema di particolare importanza:

  • Alle ore 11 vi sarà l’inaugurazione della Panchina Rossa contro la violenza sulle donne, al Parco 1° Maggio
  • Dalle ore 10 alle ore 13 sarà allestito, in Piazza Garibaldi, un gazebo divulgativo per sensibilizzare la comunità
  • Alle ore 17 vi sarà il convegno “Consapevolezza e Cambiamento”.

La violenza contro le donne corrisponde a qualsiasi atto di violenza di genere che provochi, o è probabile lo faccia, violenza fisica, sessuale, psicologica o sofferenza alle donne, comprese la coercizione o la privazione della libertà. La violenza contro le donne può assumere diverse sfaccettature e manifestarsi in qualunque ambito e situazione, anche quelle più inaspettate.

Il peggior epilogo che può verificarsi nel caso di violenza contro le donne è il femminicidio, ovvero l’uccisione della donna come ultima ferocia annientativa della donna.

È importante introdurre il concetto di sensibilizzazione già nelle scuole elementari, perché i figli che siedono ora sui banchi saranno gli uomini e le donne del futuro e proprio fra di loro potrebbero verificarsi atti di violenza.

È necessario, da parte dei docenti, incidere efficacemente sulle violenze del presente, per limitare o meglio eliminare le possibili violenze future, attraverso l’educazione alle relazioni inclusive e non violente tra i generi, attraverso l’istruzione al riconoscimento delle manifestazioni della violenza, nonché attraverso l’orientamento tra le istituzioni atte alla prevenzione e tutela della violenza.

L’Italia purtroppo è, ancora oggi, uno dei pochi Paesi privi di una legge sull’educazione all’affettività, mentre sarebbe necessario diffondere le informazioni per reagire in modo rapido e corretto alle violenze e questo a sottolineare anche la diffusione dei semi di vita e libertà.

Per l’anno 2021i il tema della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è “Orange the World: End Violence against Women Now” e per questo motivo tutte le piazze italiane verranno colorate di arancione, per diffondere la luce che dissolve il buio lasciato dalla violenza e un monito ad agire con urgenza.

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