Eh la vacanza, tutti ad aspettarla e subito dopo a rimpiangerla. A far la corsa per prenotarla e a lamentarsi di aver speso troppo. Tutti a sognare già la prossima, cercando di capire come sopravvivere al tempo che scorre in mezzo. Ma cosa la rende tale e cosa la rende così anelata?

La vacanza è uscire dagli schemi, dalla routine.  Fare un po’ più tardi la sera o alzarsi un po’ prima la mattina per andare a fare una lunga passeggiata, magari sulla spiaggia. Attardarsi facendo colazione e cenare un po’ più tardi per godersi la lunga giornata estiva fino alla fine.

La vacanza è scoperta: concedersi un viaggio, incontrare nuovi mondi e conoscere nuove culture. Assaporarne non soltanto i cibi, ma anche le usanze, le tradizioni. Cimentarsi magari in un’altra lingua, per avvicinarci a chi ci ospita.

La vacanza è meraviglia: restare a bocca aperta di fronte a spettacoli della natura o a capolavori dell’uomo. Guardarsi intorno e scoprire cose che mai si avrebbe pensato. Immergersi in ambienti diversi dal nostro, vedere cose mai viste, esperire, toccare, sentire, ascoltare. Sempre a bocca aperta, sempre con il cuore pieno e palpitante.

La vacanza è riposo, ripartenza e ricarica. Se non si viaggia, per scelta o per obbligo, magari si decide di sistemare casa, pulire, lavorare in giardino, fare un po’ di bricolage. La vacanza è concedersi il lusso dell’ozio: sonnecchiare ad orari improbabili, o magari durante il classico “dopo pranzo” in attesa che lo stomaco faccia il suo mestiere.

La vacanza è trovare spazio per le proprie passioni: leggere un paio di pagine in più, ascoltare musica, leggere il giornale sorseggiando qualcosa e guardando fuori. Ascoltare la musica, magari a palla: tanto ad Agosto chi vuoi disturbare? Guardare la propria serie preferita fino a notte fonda, perché domani non c’è sveglia e quindi possiamo coricarci senza dover lasciar nulla in sospeso fino alla sera successiva.

La vacanza è una parentesi tra i pensieri di ogni giorno, la vacanza equivale a mettere un momento in stand-by le preoccupazioni: “ci penseremo poi”, concedersi un attimo di risposo anche mentale. Una tregua dalla quotidianità, un ponte tra uno stress e l’altro.

La vacanza è ciò che ci separa dall’inizio di un nuovo tran tran, credo che il 1° settembre sia il nuovo 1° Gennaio. Si ricomincia in autunno, non a Gennaio. A Gennaio tuttalpiù si corregge il tiro, i propositi si fanno a fine Agosto.

Eh già, basta scrivere: è ora di andare a elencare i buoni propositi per l’anno nuovo. Per farlo mi servono carica e serenità, le stesse che mi trasmette questa canzone:

A cura di Cinzia Costi

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