Gli italiani hanno un consumo di sale troppo alto. Quasi il doppio dello standard raccomandato dall’Organizzazione mondiale della Sanità. L’occasione per iniziare ad adottare abitudini più sane la offre la Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale, promossa da oggi al 21 maggio dalla World Action on Salt, Sugar and Health (WASSH). Si tratta di una Associazione con partner in 100 Paesi dei diversi continenti costituita nel 2005 per migliorare la salute delle popolazioni attraverso la graduale riduzione dell’introito di sale, fino a meno di 5 grammi al giorno (corrispondenti a circa 2 grammi di sodio), target raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della sanità.

Obiettivo principale di WASSH è quello sensibilizzare i Governi sulla necessità di una ampia strategia di popolazione multisettoriale in materia, nonché di incoraggiare le aziende alimentari a ridurre il sale nei loro prodotti, considerato che circa tre quarti del sale consumato è già presente in cibi processati e confezionati e in molti Paesi, raggiunge l’80%. Un consumo eccessivo di sale favorisce, infatti, un aumento della pressione arteriosa, con conseguente incremento del rischio di insorgenza di gravi patologie cardio-cerebrovascolari quali infarto del miocardio e ictus cerebrale, ed è stato associato ad altre malattie cronico-degenerative, quali tumori, in particolare dello stomaco, osteoporosi e malattie renali.

WASSH dedica la settimana 2023 al tema “Ditch the salt” (“Abbandona il sale”) per sensibilizzare l’industria alimentare a ridurre il contenuto di sale nei propri prodotti e ricordare a tutti di utilizzare meno sale in cucina e a tavola. In particolare si possono affinare le ricette preferite o crearne di nuove, ugualmente saporite grazie a spezie ed erbe aromatiche e si può ridurre il consumo di prodotti alimentari che possono contenere molto sale (salse di soia, ketchup, condimenti per insalata, salumi, sughi pronti, cibi in scatola o precotti, ecc.). WASSH ricorda, infatti, che con solo un “pizzico” in meno di sale al giorno si potrebbero prevenire oltre 4.000 infarti e ictus ogni anno nel solo Regno Unito.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *