Camminare è camminare. Camminare è andare da un punto a un altro a piedi. Null’altro.

Non è una pratica sportiva. Lentezza a piacimento. Non apporta nessun beneficio se non quello di mettere un piede davanti all’altro per coprire distanze. Al diavolo tutte le teorie fisiche,  allevia il mal di schiena, mantiene la forma, migliora la digestione, il buonumore e ogni altro beneficio tipiche cose da attività sportive. Camminare è muovere un passo avanti l’altro in sospensione cerebrale pneumatica. Mentre cammini non sei, non devi essere.

L’uomo deve riscoprire il piacere di una bella camminata. Stronzate. L’uomo cammina se ne ha voglia per staccare da tutto, e concentrarsi solo sui passi, sul respiro ed eventualmente sui contatti che i piedi hanno con il terreno. In sintesi, camminare è per nulla. Solo il movimento delle braccia, l’eventuale sfregamento delle dita tra esse, nel movimento del cammino. I cammini religiosi, i cammini antistress, la scoperta della natura. E avanti con le fesserie. Camminare, il camminare vero è una bolla di nulla, quasi un ritorno alla pancia della mamma, sentendo l’aria, l’acqua, il vento, il corpo.

Sentendo il silenzio. Non si medita quando si cammina, ovvero, si cammina e si medita se si è solo concentrati sul camminare, senza pensare. Un piede avanti l’altro è dare un calcio ad ogni pensiero che disturba la mente, diverso dal pensiero dei passi. Camminare è sui due piedi. Ti devi ricordare che sei diventato sapiens quando hai cominciato a camminare eretto sui passi.

Cammina e tieni rigorosamente lontani pensieri, emozioni. La fretta: se devi pensare a quanto tempo hai per camminare, lascia perdere. Sii rivoluzionario, come diceva uno scrittore, sovversivo: cammina per il nulla! Come ci siamo detti, gira i tacchi se non riesci a percepire solo che il nulla, torna al tuo tutto.

Il camminare deve essere nulla di nulla. Pubblicità progresso: sembra follia, ma è lucidità assoluta, il camminare. Io vorrei che tutti voi possiate goderne nella ipotesi che suggerisco. La prima volta, rigorosamente applicanti le regole, farete 50 metri e poi presi dalle vostre quotidianità dovete fermarvi. Ma l’obiettivo è percorrere sempre più strada, sconnessi. E… occhio alle macchine!

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